LA CADUTA DEGLI DEI

26.04.2012 00:13

 

E’ accaduto quello che nessuno a gennaio avrebbe nemmeno lontanamente pensato: a Monaco di Baviera il 19 maggio la finale di Champions League sarà: Bayern Monaco-Chelsea.
Dopo la doppia finale di “Supercopa” e ben prima dei sorteggi dei gironi avevo pronosticato “el clasico” come finale (un po’ come se in NBA ci fosse Celtics-Lakers), ovvero il meglio del meglio: una pronta a fare quello che nella storia della CL non era ancora accaduto, cioè il “Repeat”, l’altra in viaggio verso la “Décima”, il tutto al netto di eventuali magheggi di Platini. Avevo anche pronosticato che Mourinho sarebbe stato il primo allenatore ad alzare la “Coppa dalle grandi orecchie” con 3 squadre diverse e invece…  gli “underdogs” vanno in Paradiso.
Il super-Barça già con il Milan aveva mostrato segni di cedimento, o meglio, non sembrava più così dominante beandosi troppo nel suo gioco che ne maschera i difetti quando riesce a trovare gli spazi ma che invece li evidenzia se trova un avversario votato al sacrificio (la semifinale di ritorno con l’Inter del 2010 ne è il chiaro esempio), invece il Real si è sciolto proprio sul più bello e sia all’andata che al ritorno non ha approfittato della confusione dei tedeschi. 
Onore agli outsider dunque, il primo praticamente già eliminato dopo l’andata degli ottavi a Napoli giocata contro la supponenza di un nuovo “fenomeno” (???) Lusitano (“ho idee troppo rivoluzionarie per la Serie A” cit.) e che con l’avvicendamento è tornata a far gruppo, giocando un calcio essenziale; il secondo lo si poteva definire come “terzo polo” e può godere del vantaggio di giocarsi “La Partita” nel campo di casa (cosa non ancora mai successa).
Barcellona-Chelsea: era anche partita bene in mezz’ora risultato ribaltato e uomo in più, poi come all’andata quando era pronto il the ecco il gol che gira la partita e da lì la marea “blaugrana” che monta e che costruisce infinite palle gol con le analogie che si sprecano: Cech superlativo come Julio Cesar, Drogba a fare il terzino come Eto’o, la linea della metà campo che sembra un miraggio senza contare che ieri come allora l’espulsione di Terry sembra esagerata (Busquetz fece una gran scena con Thiago Motta…) con l’aggiunta di Messi che colpisce un palo e tira sulla traversa il rigore. 
Real Madrid- Bayern Monaco: come per la prima semifinale partenza a razzo dei “blancos” che per 20 minuti dominano gli ospiti e che poi, come all’andata dopo il pareggio non affondando il colpo, pensano di aver già chiuso la pratica ridando vita ai tedeschi che prendono campo e impauriscono il Real ritornando in corsa con il secondo rigore dubbio della serata e creando più grattacapi che rischi fino poi all’emozionantissimo verdetto dei calci di rigore.
Insomma sarà una finale di “outsider”, una finale sottotono per via delle numerose squalifiche, una finale che ricorda molto la prima di Mourinho (Porto-Monacò) e chissà mai che la storia…
Chiosa finale: prendete la miglior partita della Serie A degli ultimi 2/3 anni e mettetela a confronto con le 2 semifinali e vi sembrerà di vedere tutto un altro sport, un po’ come se vedeste l’Eurolega di basket e la NBA oppure la F1 con la GP2, ritmo, occasioni da gol, intensità, corsa per 90 (120) minuti, poche scene di isterismi ecc… ecc… e non sto a mettere nel conto le vergognose immagini di domenica, seguite dalle altrettanto scandalose decisioni di una Federazione sempre più inadeguata.

Argomento: LA CADUTA DEGLI DEI

boh...

ponch | 27.04.2012

la prima risposta non l'ho mica capita....ma dopotutto: "non capisco un c."
xavi, iniesta, fabregas potrebbero giocare tranquillamente in altre squadre, così pure dani alves e la loro qualità di gioco non cambierebbe, certo non avendo più intorno altri fenomeni sarebbero un pò più soli ma secondo me riuscirebbero ugualmente a emergere, gli altri farebbero una gran fatica, un pò perchè sono giovani e cresciuti con lo stesso schema sin dall'inizio (l'ajax degli anni 90 insegna...) e un pò perchè sono giocatori normali; discorso diverso x messi, fortissimo intendiamoci, ma i dubbi rimangono sul fatto di giocare in modo diverso, il mondiale ne è chiaro esempio.

Postilla Polemica

French | 26.04.2012

Tu che fai tanto il cosmopolita... esterofilo, che tanto ama comportamenti ed esempi sportivi d'oltralpe, d'oltre manica, d'oltre atlantico, quanto denigra la cultura italica... sei il più isterico, scenografico, melodrammatico e polemico degli ITALIANI.
In campo e fuori dal campo.
Quindi un po' di coerenza please, delle 2 l'una.

Ottimo

French | 26.04.2012

Bella disamina.
Aggiungo che, se ben ricordi, ti dissi che ero rimasto impressionato nel vedere giocare il Bayern nei gironi... mi sembrava il Barcellona ma al triplo della velocità.
Sul Chelsea, beh poco da dire... tu lo hai giustamente paragonato all'Inter di mou che poi vinse la coppa... io potrei dire anche l'Italia che vinse il mondiale nel 2006.
Checché se ne dica, nel calcio conta lo spettacolo... soprattutto per noi tifosi che ci esaltiamo su un gran gol, un gioco corale ben organizzato e qualche numero... ma la storia di questo sport insegna che una DIFESA forte (intesa come organizzazione difensiva forte) quasi sempre PREVALE e VINCE su un attacco forte.
Il Barcellona in questi anni ha rappresentato un'eccezione che, dopo la debacle dell'altro ieri, conferma la REGOLA.

Concludo andando un po' off topic... Ora sarei veramente curioso, se venisse smantellata la squadra, di vedere messi, iniesta & c. giocare da un'altra parte.
Spero che abbiano esaurito gli stimoli a Barcellona e vogliano lanciarsi in nuove avventure... finora sono stati una SPLENDIDA orchestra, spero abbiano le palle e la voglia di lanciarsi in carriere da solisti.

R: Ottimo

French | 26.04.2012

PS: solo in quel modo, ai miei occhi, dimostrerebbero di essere dei VERI campioni.

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