Editoriale Maggio 2005
Se il mese di aprile si era chiuso con il morale sotto i tacchi, quello di maggio non migliora la situazione emotiva e tecnica, anzi per molti versi il crollo è stato verticale: 4 partite giocate con la miseria di 1 sola vittoria e qualche imbarazzo di troppo nel finale. Sperare nei play-off dopo i risultati dello scorso mese era come pensare di scalare una montagna senza attrezzatura e allenamento e come se non bastasse, anche il secondo scontro salvezza consecutivo viene giocato e perso ignobilmente… non basta infatti il disperato cambio Caspani-Ballan in porta che riduce nel finale il gap di gol ma non porta ad un risultato comunque immeritato. Il calendario offre ai VP la terza possibilità consecutiva di rifarsi contro squadre che viaggiano nei bassifondi della classifica e questa volta il match-point non viene buttato al vento: l’assalto all’arma bianca nei primi minuti costringe i giovani Pampas a subire la veemenza e la voglia di riscatto di chi in quel momento era ultimo in classifica e voleva assolutamente invertire la tendenza; il vantaggio arriva presto ma diventa cospicuo solo intorno alla metà del secondo tempo. In vantaggio 4-0 i Vimercate Plaza smettono di giocare e, prima un rocambolesco gol e poi un’ incomprensione su una rimessa, dimezzano il margine e tornano a galla i timori e la paura di vincere: fortunatamente il tempo a disposizione degli avversari è poco e il fortino resiste. Euforia controllata in ogni caso dopo la prima vittoria e subito spenta dagli Street Boys che impongono il ritmo in quella che rimarrà comunque la partita meglio giocata dai VP in questo torneo: 3-6 con il ritorno al gol di Merati, la solita punizione di Mandelli, interventi determinanti del portiere avversario e il primo gol di Ballan impiegato per la prima volta come attaccante. Nell’ultima partita del mese, ottava del torneo, l’avversario è di quelli proibitivi: i vincitori del torneo 2004 Edileffe. Lezione di tattica, esperienza, pazienza e gestione della partita per un risultato di 9-2 che entra nella storia dei VP come la peggiore sconfitta. Che gli avversari fossero forti si sapeva, ma se poi li si affronta come un jobber che sale sul ring solo per la borsa, allora la disfatta è totale: nessuna azione in attacco e ancora peggio una fase difensiva lasciata allo sbando con avversari che attaccavano in 4 contro 2 difensori nella migliore delle ipotesi. Solo il calo e gli spazi concessi nel secondo tempo da Edileffe consentono a Mandelli e Delledonne di salvare in parte la loro prestazione personale in una partita che è sempre stata saldamente sotto il controllo dell’avversario… già dagli spogliatoi. Resta solo una partita da disputare, i play-off sono fuori portata ma almeno bisogna salvare la faccia.